Vaccininazioni, le famiglie danno buca all’Asl di Torino
La questione della vaccinazione obbligatoria per la frequenza scolastica si arricchisce di un nuovo episodio, quello delle numerose famiglie torinesi che, al primo dei giorni previsti per recuperare le vaccinazioni mancanti, non si sono presentate coi loro bambini all’Ufficio di Igiene di Torino.
Sono stati 215 (oltre il 60% di quelli prenotati) i minori non presenti all’appello. Solo 136 dei 351 attesi sono stati quindi vaccinati. Una disertazione di massa che ha reso inutile il potenziamento del personale e l’apertura delle altre sale mediche che era stata prevista per rispondere a un numero ben superiore di bambini. E questo potrebbe essere solo l’inizio, se immaginiamo che nei prossimi giorni il trend di assenza potrebbe addirittura crescere.
Addirittura alcuni genitori si sono presentati all’Ufficio di Igiene di via della Consolata senza portare con sé i loro bambini, perché diffidenti. Insomma, tra “No-vax” e portabandiera della libertà vaccinale, qualche semplice dimenticanza o imprevisto dell’ultimo minuto, la risposta delle famiglie torinesi è stata piuttosto deludente, forse persino allarmante. E non dimentichiamo delle 27 mila comunicazioni inviate dalla Asl alle famiglie con bambini che non erano in regola con le vaccinazioni, circa 4000 non hanno raggiunto i destinatari.
E adesso? Niente più scuola?
Il piano regionale prevede che le vaccinazioni programmate siano concluse entro il 31/03/2018, per cui nei prossimi giorni chi non si è presentato all’appuntamento verrà contattato dalla Asl di riferimento a mezzo raccomandata, allo scopo di stabilire un colloquio – alla presenza del pediatra di famiglia – che servirà a spiegare la mancata adesione. Solo in caso di fallimento di queste misure, laddove insomma la mancata vaccinazione del bambino non sarà riconducibile ad una dimenticanza, ma solo ed esclusivamente alla volontà dei genitori, verranno applicate le sanzioni e il divieto di frequenza scolastica.