“In volo per un sorriso”, i bambini del Regina Margherita volano coi piloti dell’Aero Club Torino
I bambini, si sa, sono abituati a volare con la fantasia, tanto più se sono costretti a trascorrere le loro giornate presso l’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove sono assistiti. Eppure, mentre i loro coetanei più fortunati hanno appena ripreso l’anno scolastico, loro, in compagnia degli inseparabili accompagnatori, hanno ricevuto un regalo stupendo proprio sul finire dell’estate.
Lo scorso 16 settembre, infatti, l’Aero Club Torino ha organizzato presso l’aeroporto Torino-Aeritalia una giornata all’insegna della scoperta, dell’avventura e del divertimento. A conferma della sua bontà e del suo successo, l’iniziativa, dal nome “In volo per un sorriso”, è giunta quest’anno all’ottava edizione, sostenuta dal patrocinio della Regione Piemonte e delle città di Torino e Collegno, con il supporto di tre associazioni che si occupano di assistenza ai bambini malati e alle loro famiglie.
L’iniziativa vuole donare ai bambini e alle loro famiglie un sorriso e un momento di serenità nel difficile percorso che affrontano quotidianamente.
Dalle stanze di un ospedale al volo a bordo di un aereo. “In volo per un sorriso” ha concesso ai bambini una fuga dalla routine quotidiana che ricorda molte storie per bambini, in cui i protagonisti si ritrovano catapultati in un mondo parallelo, ricco di magia e di avventure. Per i 55 bambini coinvolti e per loro famiglie, la rara occasione di tuffarsi assieme in un’oasi di serenità, distogliendo lo sguardo dalle numerose difficoltà della loro vita quotidiana.
Non solo l’incredibile esperienza a bordo di un aereo, però, perché i piccoli ospiti dell’Aero Club di Torino sono stati accolti anche da numerosi spettacoli, con numeri da circo e di magia. La giornata ha riscosso un grande successo, grazie anche alle condizioni meteo più favorevoli del previsto. A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, Danilo Spelta, portavoce dell’Aero Club di Torino, ha dichiarato “Il sorriso di tanti bimbi meno fortunati è stata la migliore ricompensa per l’impegno che la giornata ha richiesto“.